Corriere della Sera - Io Donna
Inside Man la trasmissione da seguire per Aldo Grasso
Poliziesco, drammatico
DI STEVEN MOFFAT, CON LYDIA WEST, STANLEY TUCCI, DAVID TENNANT, DOLLY WELLS, LYNDSLEY MARSHAL, LOUIS OLIVIER, ATKINS ESTIMOND, DYLAN BAKER, KATE DICKIE,EKE CHIKWU. SU NETFLIX
«Tutti sono assassini: bastano solo una buona ragione e una brutta giornata». Su Netflix è da poche settimane disponibile Inside Man, una serie britannica estremamente interessante per struttura narrativa e tematiche affrontate. Sfuggendo alla linearità logica di molte narrazioni, la serie gioca infatti su due binari paralleli, due
storie apparentemente slegate tra loro, tenute insieme dalla figura di Beth Davenport (Lydia West), una giovane cronista di nera, tanto ambiziosa quanto ingenua. Ma i veri protagonisti sono i due uomini
che reggono le rispettive linee narrative: da un lato Jefferson Grieff (un convincente Stanley Tucci), un ex criminologo condannato al
braccio della morte dopo aver assassinato la moglie, che presta le sue vecchie competenze per provare a risolvere casi misteriosi, e dall’altro Harry Watling (David Tennant), un sacerdote protestante che cade improvvisamente nei guai per una chiavetta Usb contenente materiale pedopornografico finita per errore nelle mani della tutor di matematica del figlio. Intrecci distanti, eppure legati tra loro dall’abisso morale che si spalanca davanti agli occhi. Se quello di Jefferson è un lento procedere verso la sedia elettrica (accettata come moralmente giusta), il viaggio di Harry è la perdita di ogni purezza ideale.
Per chi ama i thriller dai risvolti psicologici e i limiti spirituali di vite irreprensibili.