Corriere della Sera - Io Donna

Dietro le inchieste più scottanti Un decalogo contro le truffe

I ripetuti casi di estorsioni romantiche on line non si risolvono soltanto perseguend­o i responsabi­li. Occorre cominciare a pensare a una nuova educazione. Come il vademecum proposto ai propri clienti da una banca

- Fiorenza Sarzanini fsarzanini@corriere.it © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

C’è chi crede di aver trovato l’amore e trascorre ore e ore sul telefonino o al computer per scambiare messaggi. C’è chi invia foto e filmati anche in pose intime e c’è chi elargisce soldi, fino a migliaia di euro, convinto di aiutare il partner. Nessuno di loro si rende conto di essere finito in un meccanismo perverso che può distrugger­e l’esistenza. E portare i più fragili, come è già accaduto, addirittur­a al suicidio. Perché dall’altra parte dello schermo ci sono

persone che fingono di essere chi non sono. Uomini che si spacciano per donne, femmine che dicono di essere maschi, anziani che sostengono di essere ragazzi. E quando la realtà emerge, chi è stato raggirato spesso non regge la delusione.

Si chiamano truffe sentimenta­li. Sono un reato. Secondo l’associazio­ne matrimonia­listi italiani che ha dedicato uno studio a questo fenomeno «ci sono famiglie distrutte,

e almeno 3.000 separazion­i all’anno a seguito di tali fatti. Per non parlare dei danni economici contro i quali non esiste rimedio». Per questo il presidente Gian Ettore Gassani chiede come prima misura di «prevedere un’aggravante del reato di truffa quando la vittima viene raggirata da truffatori sentimenta­li che ricevono denaro. I social sono terra di nessuno. È impossibil­e risalire ai truffatori stranieri, non è consentito mettersi sulle tracce dei soldi che i truffati versano nelle mani dei truffatori».

Banca Intesa ha messo a punto suggerimen­ti chiari per i propri clienti: «Fai molta attenzione alle informazio­ni personali che condividi sui social network e sui siti di appuntamen­ti; cerca di rimanere in contatto con i potenziali

partner tramite il sito, evitando i canali personali come il telefono o la chat; fai delle ricerche sull’identità della persona e sull’autenticit­à della foto; non fornire mai i dati del tuo conto o della tua carta di credito, del tuo account on line o copie di documenti personali; evita di inviare pagamenti anticipati o di trasferire denaro per conto di qualcun altro (il riciclaggi­o di denaro è un reato); confidati con i tuoi amici o parenti; se sei una vittima, presenta una denuncia alla polizia e se hai fornito i dettagli del conto, contatta subito la tua banca».

 ?? ??
 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy