Corriere della Sera - Io Donna

Filosofe: tante e molto concrete

Nella dottrina del pensiero, un campo dove nei secoli l’hanno fatta da padrone gli uomini, si sta facendo largo una affollata schiera femminile. E l’obiettivo non è più solo la cattedra alle superiori: non c’è limite alle opportunit­à di carriera, dall’int

- Di Maria Tatsos

Maschio, adulto, bianco. Da secoli, è l’identikit del filosofo. Le donne? Pochissime e tagliate fuori dagli atenei e dai luoghi importanti per l’elaborazio­ne del pensiero dominante. Per fortuna qualcosa sta cambiando. A cominciare dai licei. «Fino agli anni Settanta i docenti di Filosofia erano in prevalenza uomini, ora non più» commenta Simonetta Tassinari, professore­ssa di Filosofia alle superiori e autrice di numerosi libri (vedi riquadro alla pagina 38). Oggi, al corso triennale di laurea in Italia, le ragazze rappresent­ano il 51,5 per cento (dati Alma Laurea), un sorpasso epocale. Resta il soffitto di cristallo per chi la filosofia la insegna negli atenei, dove le ordinarie sono soltanto il 30 per cento.

Oggi le laureate in Filosofia non vedono più nel loro futuro solo una cattedra alle superiori. Una filosofa può trovare spazio in molteplici ambiti, dalla gestione del personale alla pubblicità, dai social all’intelligen­za artificial­e, dalla sceneggiat­ura all’editoria. Cosa offre questa disciplina a una giovane di oggi? «Àncora alla realtà e dà pienezza, ricchezza interiore, equilibrio» aggiunge Tassinari. «Anche in una società dell’effimero come per certi aspetti è la nostra, aiuta a dare il giusto peso e ad avere il senso della vita».

Secondo Giovanna Cosenza, docente all’ateneo di Bologna, la regola aurea è integrare le proprie competenze filosofich­e con quelle digitali, che oggi il mercato richiede. E non perdere mai la fiducia in se stesse. Come testimonia chi con la filosofia è riuscita a costruire una carriera interessan­te.

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