Corriere della Sera - Io Donna
Il ruolo del sistema immunitario
Il 70 per cento delle nostre difese risiede nell ’ intestino: è importante che da lì non partano “messaggi” sbagliati
Risolvere i disturbi digestivi funzionali, che non dipendono cioè da cause specifiche ma dal malfunzionamento dell’apparato digerente, e che interessano il 40 per cento della popolazione, diventa molto rilevante quando questi coesistono con sintomi psichici o neurologici. Quando cioè si tratta di “disordini della interazione intestino – cervello”. «Gonfiori, difficoltà di digestione, fastidi allo stomaco, alito cattivo, infatti, dipendono dalla partita giocata nell’intestino tra quanto è esterno al sistema – prima di tutto gli alimenti introdotti con la dieta e il microbiota, cioè i batteri che si sviluppano in base a questa – e il sistema immunitario della mucosa, che costituisce il 70 per cento di tutto il sistema immunitario del corpo umano e reagisce a questi stimoli inviando segnali al cervello» spiega il gastroenterologo Vincenzo Stanghellini.
«La rete, in mezzo al campo di gioco, è la barriera mucosa gastrointestinale, che con circa 200 metri quadrati è la più grande superficie di contatto tra il corpo e l’ambiente».
Questa rete può “strapparsi” dando sintomi digestivi se per esempio la dieta è scorretta, se la flora batterica è alterata, o se la risposta immune a questi elementi è inopportuna o eccessiva. Anche a causa dello stress. E i sintomi possono diventare cronici e peggiorare se si innesca un circolo vizioso con il cervello, che elabora i segnali di pericolo in arrivo dalla periferia anche in base ai condizionamenti culturali e sociali, a stimoli stressanti, ansia, depressione, ipocondria.