Lontano da Hollywood

Acquario, il regista e musicista Jim Jarmusch racconta un’america marginale e inedita

Si può essere minimalisti, ironici, distaccati con qualche pennellata pulp? Non è facile. Eppure il regista Jim Jarmusch ci è riuscito. Basta guardarlo per capire che si fa beffa del tempo con quell’espressione distante e stralunata da magico visionario. Il suo Tema Natale è una cascata di stelle che si contraddicono armoniosamente. L’aria contemporanea acquariana si mescola a una chioma leonina candida come la neve che calza a meraviglia ai suoi settant’anni.

Acquario ascendente Leone, vive immerso nella dicotomia tra il protagonismo del segno di Fuoco e lo sguardo verso gli altri del segno d’aria che mette a fuoco nei suoi film personaggi ai margini della società americana, alienati da una vita sempre uguale a se stessa. Venere e Marte in Pesci nella casa della rinascita sono la sensibilità che scorre in Stranger than Paradise uscito nel 1984 basata su sequenze fisse e piani lunghi. A rappresentare l’anticonformismo che trasforma il western in testamento spirituale sarà Dead Man, girato in bianco e nero con un giovanissimo Johnny Depp. La Luna in Toro congiunta a Giove regala stabilità e concretezza a Jim Jarmusch, protagonista del cinema indipendente con una predisposizione innata musicale (nel 2011 appare nel disco del liutista olandese Jozef van Wissem) che viaggia parallela alla passione cinematografica.

Ma un vero Acquario è così, lascia scivolare il suo sguardo fino a posarlo con naturalezza sulle chiacchiere di Coffee and Cigarettes, film minimalista che accende momenti di quotidianità con poetico talento.

Jim Jarmusch è nato il 22 gennaio 1953.