Corriere della Sera - Io Donna
Le parole giuste per dirlo on line
C’è una giuslavorista che spiega in modo semplice come leggere una busta paga, o come funzionano i congedi parentali. Due economisti che, su Instagram, rappresentano la finanza in chiave pop. Una ginecologa che, grazie a Tiktok, rende accessibili gli argomenti più spinosi su sesso e dintorni. Storie di professionisti di successo che, attraverso i social, aiutano i coetanei e non solo a districarsi nelle difficoltà della vita quotidiana, dal lavoro alle relazioni. Con un linguaggio chiaro, ma non banale
consulente del lavoro, specializzata in start up
La storia della giuslavorista più social comincia nell’esatto momento in cui rischiava di terminare. «Era marzo del 2020, avevo aperto il mio studio di diritto del lavoro da soli tre mesi e il lockdown, all’improvviso, lo chiudeva. In quei giorni di isolamento, feci un video su Facebook che spiegava con semplicità i decreti che disciplinavano l’attività lavorativa a casa, allora pressoché sconosciuta. Lo videro in pochi, ma mi colpì la quantità di domande molto pratiche che quei pochi mi ponevano - da come si gestiva a casa l’orario di lavoro a quando sarebbero arrivati i soldi della cassa integrazione, fino al diritto o meno ai buoni pasto -, così mi misi a postare video con risposte chiare e semplici». Da allora Sabrina Grazini, 30 anni, consulente del lavoro iscritta all’ordine di Brescia e specializzata in start up, assunzioni agevolate e welfare aziendale, ha macinato una raffica di responsi e spiegazioni che hanno raggiunto milioni di italiani. «La maggior parte dei professionisti pensa che girare un video con la libreria alle spalle e utilizzare termini complessi sia testimonianza di valore: io penso che oggi è bravo il professionista che punta a comunicare con assoluta semplicità, tanto da essere compreso nell’immediato dal cliente. Nei video, lavoro parecchio sul linguaggio, affinché raggiunga il livello massimo di chiarezza possibile». Inserita da Forbes nella classifica 2023 degli Under 30 di successo per il suo impegno nella divulgazione del diritto del lavoro, Grazini spiega con immediatezza quali sono le clausole a cui prestare la massima attenzione all’atto di firmare una lettera di assunzione, come si decodifica una busta paga, in che modo impatta la Legge di Bilancio sulle finanze della propria famiglia... «Mi scrivono molti ragazzi e ragazze alle prime esperienze di lavoro in azienda e parecchi neo genitori alle prese con i congedi parentali. Nei video comunico con leggerezza, sorrido, come se il diritto del lavoro fosse la materia facile che non è: la mia è un’attitudine istintiva, ma quel
“Ragazzi, attenti quando firmate un contratto d’assunzione” Sabrina Grazini
che è certo è che parole come conguaglio fiscale prendono, in questo modo, tutta un’altra piega». In nome del diritto alla semplificazione, Sabrina Grazini ha scritto il manuale E tu lo sapevi? Tutto ciò che devi conoscere per sopravvivere al mondo del lavoro (Sperling & Kupfer) e, proprio grazie al suo approccio diretto, è chiamata da diversi enti a fare formazione in tema di contrattualistica e amministrazione del personale.
“La nostra community appassiona i giovani alla finanza” Starting Finance
Marco Scioli (nella foto) ed Edoardo di Lella fanno educazione finanziaria
Con un milione di follower sui social e 35 Starting Finance Group club nelle principali università italiane, Starting Finance è la più grande community di informazione ed educazione finanziaria per under 35. «Il nostro obiettivo è fare appassionare all’economia e alla finanza un Paese molto impreparato: quanto a educazione finanziaria, i dati dell’ocse rivelano che ben il 67 per cento degli italiani non è adeguatamente alfabetizzato» dice Marco Scioli, co-founder del gruppo insieme all’amico Edoardo di Lella (entrambi 25enni), indicando nei giovani e nelle donne soggetti suscettibili di grandi miglioramenti. «Saremo tutti sempre più chiamati a decidere autonomamente come gestire il nostro denaro e i nostri risparmi, anche in ottica di lungo periodo. Ma abbiamo le conoscenze per assumere scelte davvero consapevoli? Per arrivare al maggior numero di persone attraverso una trattazione che esca dalla nicchia degli esperti, mettiamo in campo sui diversi social network un linguaggio chiaro e immediato attraverso video, podcast, testi e grafiche molto concreti, realizzati dai nostri autori». Un percorso iniziato nel 2017, quando i due organizzarono il loro primo evento alla
Luiss Guido Carli di Roma e, inaspettatamente, si trovarono davanti 300 studenti curiosi di sapere come quel duo giovanissimo avrebbe tradotto in un linguaggio divulgativo e accattivante i temi complessi che avrebbero narrato - a modo loro - anche negli anni successivi: il trading e gli investimenti, il ruolo delle emozioni nelle scelte economiche, la blockchain e l’acquisizione di criptovalute, lo spread... «Nonostante studiassero in una facoltà economica, gli stessi studenti erano abbastanza recalcitranti nell’appassionarsi ai temi del risparmio e della finanza personale. Dopo molte porte in faccia, abbiamo incontrato chi ha creduto nella nostra idea di divulgazione e oggi raccogliamo i frutti di un grosso impegno: lo scorso ottobre, a Milano, nella sede della Borsa Italiana, abbiamo lanciato l’edizione numero uno dell’investment Meeting, primo evento nazionale di educazione finanziaria dedicato alla Generazione Z e ai Millennials». Oggi Starting
“Scelgo le parole giuste per una buona educazione sessuale” Monica Calcagni
Finance organizza anche Masterclass in streaming, come Personal Finance e Finance & Investments, e ha appena pubblicato il libro Instant Finance (Gribaudo), un distillato di economia e finanza. «Per il futuro, puntiamo a consolidare la presenza sui social, a fare appassionare ai temi economici anche i più adulti e a costruire
Master professionalizzanti».
ginecologa, fa divulgazione medico scientifica
È la ginecologa più conosciuta del web, grazie a video, reel, storie che spopolano e attraverso cui costruisce quella divulgazione sessuale ancora tabù per scuole e famiglie. Monica Calcagni, 47 anni, ha un milione
300mila follower su Tiktok, 370mila su Instagram ai cui dubbi risponde in modo netto, semplice, diretto.
«Mi vengono spesso poste domande incredibilmente basiche: ai ragazzi e alle ragazze - e spesso persino alle persone adulte - manca l’abc dell’anatomia e della fisiologia. In fondo, noi genitori siamo parte di una generazione che non ha ricevuto quando era giovane un’adeguata educazione sessuale e, dunque, ora non trova le parole giuste per parlare del corpo e della sessualità con le figlie e i figli. Ultimamente, ho scoperto di avere anche un crescente seguito maschile, uomini che vogliono conoscere il mondo femminile per capire meglio la compagna in menopausa o la figlia adolescente, oppure per approcciare la gravidanza». La ragione del successo dei suoi video? «Sono sinceri, diretti, spontanei. E parlo in modo molto semplice».
Il primo video la dottoressa Calcagni lo realizza quattro anni fa, per sintonizzarsi sulle esplorazioni digitali della figlia di allora nove anni. «Stava parecchio su un nuovo social chiamato Tiktok, e io volevo capire i motivi di quella malìa, così un bel giorno ne ho confezionato uno anche io, che aveva per tema le dimensioni dell’utero e delle ovaie. “Chi vuoi che lo guardi, mamma, Tiktok è fatto per divertirsi!”, mi scoraggiò mia figlia, e invece il video ebbe un incredibile numero di visualizzazioni. Da allora non ho più smesso. Il mio obiettivo non è attrarre follower: sono un medico, lavoro in studio 12 ore al giorno e a me interessa fare divulgazione medicoscientifica, combattere l’ignoranza, i luoghi comuni, le false credenze, che sono, ma per davvero, ben più diffusi di quanto si immagini».
Lo scorso dicembre Calcagni (che è tra l’altro autrice del manuale Cose da donne che anche gli uomini dovrebbero sapere, Sperling & Kupfer), è stata tra i relatori dell’ultimo congresso della Società italiana di Ginecologia e Ostetricia sul tema del binomio contraccezioneweb. «All’inizio ero molto criticata dai colleghi: oggi persino la società scientifica ha capito che deve aprirsi anche a un nuovo tipo di comunicazione».