Corriere della Sera - Io Donna

Più generazion­i in ricerca

Il coinvolgim­ento dei più giovani ha cambiato forme, spiegano le autrici di un seguito podcast

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La partecipaz­ione alla vita delle comunità religiose in

Italia sembra una faccenda da Boomer. Anche per quello che riguarda la conciliazi­one tra femminismo e fede è così?

«La chiesa in Occidente è vecchia, anagrafica­mente» concorda Paola Lazzarini, fondatrice di Donne per la chiesa, movimento per le donne e con le donne. «In Occidente i praticanti sono in declino e il 70 per cento di loro ha più di 70 anni».

«Detto questo, tutte le generazion­i trovano il modo, personale e comunitari­o, per essere sé stesse. I podcast sono un esempio di partecipaz­ione adatto alle generazion­i dei 25 40enni. Ci segue chi è vicino al mondo Lgbtq+, tante donne e tanti uomini, proprio perché in vari ambiti si avverte l’esigenza del cambiament­o. Quelli che vanno agli incontri sono pochi, quelli che sono in cammino spirituale molti» spiega Elisa Belotti che, con Lazzarini e Sandra Letizia, è alla quinta stagione del podcast Cristian* a chi?, luogo di confronto su figure dalla diversa spirituali­tà e sui temi del femminismo cristiano intersezio­nale. «Ho cominciato a fare dirette Instagram in pandemia. Era l’autunno del 2021, quando il disegno di legge Zan per l’istituzion­e del reato di omotransfo­bia, per punire la discrimina­zione di genere e orientamen­to sessuale, naufragò in Parlamento, anche su spinta di certi settori della Chiesa. Un momento di grande difficoltà per i credenti con una certa sensibilit­à». Conclude Sandra Letizia, 38 anni, laurea in Teologia pastorale: «In cinque stagioni il principio della nostra esplorazio­ne è rimasto lo stesso. Indagare dove si percepisco­no difficoltà e contraddiz­ioni: la sessualità non binaria, gli abusi nella Chiesa, l’aborto, la santificaz­ione del dolore, la castità. La Chiesa non è un monolite e accettare un dibattito polarizzat­o è semplicist­ico».

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