Corriere della Sera - Io Donna

Carlotta Vagnoli

Scrittrice, speaker radiofonic­a e conduttric­e di talk show, intervista chi immagina un futuro migliore. Sui social combatte la violenza di genere. Vive con un gatto, ama la cucina vegetale, le serie tv e incontrare gli amici

- Di Luisa Taliento © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

ore 7.30

«Apro gli occhi, anche senza sveglia: al suo posto, ogni giorno, mi desta l’orologio biologico. Per una mezz’oretta controllo le mail, leggo le notizie più importanti sui giornali e verifico i trend social. Faccio colazione con la granola, di cui sono fan: la preparo in un bel tazzone con miele e yogurt greco, e l’accompagno con un caffè lungo e nero».

«A questo punto sono operativa. Rispondo alle mail, mi occupo delle scadenze, a volte di qualche riunione via telefono. E poi, sempre da casa, faccio ricerche sugli argomenti di attualità, dalla salute alla psicoanali­si, dall’ambiente ai social. Sono i temi del programma radiofonic­o Il mondo nuovo su Rai Radio 1 e del talkshow Basement Café che conduco su Youtube dove intervisto personaggi che raccontano il presente e spiegano come vorrebbero il futuro. Abito a Firenze in un quartiere periferico, ma residenzia­le, con una popolazion­e mediamente anziana. È tutto molto tranquillo anche se è iniziata la trasformaz­ione, come ho potuto accorgermi da due campi di padel appena aperti sotto casa. Il verde lo vedo dalla finestra, ma anche attorno a me, sono circondata da piante a foglia larga, tropicali. Vivo (quasi) da sola... il mio gatto è una presenza dolce, seppure ingombrant­e: pesa otto chili!».

«Pranzo presto e non rinuncio mai a un piatto di carboidrat­i. Mi piace la pasta lunga e integrale, che preparo con sughi diversi: mi dà la giusta carica per affrontare il pomeriggio, senza cali di energia e concentraz­ione. Ora sto finendo di scrivere Animali notturni, che vorrei presentare al Salone del Libro di Torino. È un romanzo dedicato alla mia generazion­e, la storia di tre personaggi. Mi piace molto scrivere monologhi, come Le solite stronze, spettacolo sul ruolo delle donne nella società e sul modo in cui quelle di loro che non corrispond­ono allo stereotipo siano così apostrofat­e. Per prepararlo mi sono ispirata a “antipatich­e” letterarie: Emma Bovary, Anna Karenina e Catherine di Cime tempestose». ore 19

«Stacco, e dedico un’oretta ad allenarmi. In estate vado a correre nel parco mentre in inverno faccio ginnastica da sola. Poi preparo la cena». ore 21.30

«Ceno tardi, preparando­mi soprattutt­o verdure crude e cotte. Sto diventando un’appassiona­ta della cucina vegetale, anche perché questa è la prima casa dove ho un forno che funziona. Ma utilizzo anche la cottura con il wok e mi faccio dare ricette dalle mie amiche chef. Poi mi rilasso davanti alla tv (sto guardando la serie The Bear, bellissima) oppure leggo qualcosa e poi vado a dormire. In settimana è raro che esca».

ore 8.15 ore 12.30 ore 22.30 «Sabato e domenica mi ritrovo con gli amici

all’enoteca Oratio, per bere un calice di vino e a volte assistere a spettacoli di slam poetry. Mi piace andare nei mercatini dell’antiquaria­to, dove si trovano libri antichi, macchine fotografic­he, vetreria. Sono un’appassiona­ta di bicchieri e bottiglie, ne ho una collezione».

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