Corriere della Sera - Io Donna
Nd Quello che le donne raccontano
Il successo delle ragazze cattive e l’autocertificazione di belluinità
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«Che belva si sente?». La domanda che Francesca Fagnani ha ritualmente posto agli ospiti della fortunata trasmissione Belve, su Raidue, raramente ha trovato una risposta diretta come quella di Francesca Pascale, per 14 anni compagna di Silvio Berlusconi. «Una jena» ha risposto quella che oggi è la coniuge di Paola Turci, rivendicando il suo lato crudo. Le ragazze “cattive” sono state definitivamente sdoganate e fino a che punto? La mia impressione è che il modello finora sia esistito (o forse tollerato) solo per differenza. Mi spiego: il modello femminile predominante è sempre stato quello “morbido, conciliativo e accogliente”. Le eccezioni ammesse erano le “dominatrici”, dal tratto mascolino, cui gli uomini hanno sempre riconosciuto un certo grado iodonna.parliamone@rcs.it di seduttività, e le “devianti”, con un destino di marginalità già segnato, dunque automaticamente fuori gara.
La belluinità dichiarata mi sembra qualcosa di diverso: disegna un profilo di donna che non rinuncia alla propria femminilità, senza utilizzarla come arma, e che non è disposta a farsi mettere da parte, perché è nel mainstream che vuole stare, ma senza accettarne le regole. Qualche esempio ce lo fornisce il cinema. Chi di voi avesse già visto l’ultimo bel film di Luca Guadagnino, Challengers (e chi non l’ha fatto, può fermarsi qui per evitare di perdersi il bello), sarà rimasto colpito dal personaggio interpretato da Zendaya. E non per la storia d’amore che la vede contesa da due ragazzi, amici per la pelle. Il suo tratto distintivo è un’ambizione purissima, che non trova limiti né giustificazioni nobili e che alla fine travolge tutto. Un personaggio che non ama, non perdona, non si redime, la cui belluinità è esaltata dalla fragilità dei due maschi che mischiano, loro sì, sogni di gloria e sentimenti. Lo stesso tratto crudele contraddistingue nel film Confidenza di Daniele Luchetti il personaggio di Teresa, l’inquietante studentessa che tiene in scacco la vita del suo insegnante per un motivo che non sapremo mai.
Finita l’epoca delle eroine femminili che salvano il mondo, possiamo dire che è l’ora delle “ragazze cattive”, così cattive da non salvare nemmeno se stesse.