Corriere della Sera - Io Donna

Luca Barbarossa nd “Le canzoni? Il teletraspo­rto emotivo”

“Basta un brano per viaggiare nel tempo e nello spazio, verso il ricordo di momenti privati e momenti di aggregazio­ne sociale” spiega il cantautore, che ora al tema ha dedicato un libro. E che qui ci svela cosa contiene la sua “valigia musicale” di pronto

- Di Roselina Salemi foto di Ilaria Magliocche­tti Lombi

“Stanno suonando la nostra canzone!”.

Le canzoni ci accompagna­no. Ci ricordano momenti belli e brutti, baci, liti, addii, incontri. Fanno ridere e piangere. Evocano luoghi, periodi, sensazioni. Sono di protesta e di denuncia, ma quelle che cantiamo sotto la doccia, o nelle serate con gli amici, nove volte su dieci parlano d’amore. Escono dalla radio, entrano in casa con la tele, concorsi, gare, talent. Sono ovunque: negli stadi, nei teatri, nelle piazze. Siamo passati dal grammofono al giradischi, poi al mangiadisc­hi, alle musicasset­te più o meno piratate di Mixed by Erry, il film di Sydney Sibilia, e ai cd, per arrivare allo streaming.

Le canzoni sono cinema: La febbre del sabato sera, Dirty Dancing, La La Land ,ma anche My Heart Will Go On, ascoltata miliardi di volte tra le lacrime per Leonardo Dicaprio e Kate Winslet in Titanic .Le canzoni sono balli sfrenati da discoteca o da taranta, sono preghiera e ninna nanna, musical e cori da stadio, sono quasi tutto. E c’è posto per tutti, da Checco Zalone a Shakira, da Al Bano a Bob Dylan. Alzi la mano chi non ha una playlist.

«Alzi la mano chi non ha almeno una canzone della vita» chiede Luca Barbarossa, cantautore di successo (nove volte a Sanremo, una vittoria nel 1992 con

Portami a ballare), conduttore di Radio 2 Social Club e scrittore elegante. Cento storie per cento canzoni (edito da La nave di Teseo) è - spiega - «la valigia musicale che porterei con me se dovessi partire all’improvviso. Per ricordare chi sono, chi siamo, cosa abbiamo ascoltato e cantato e perché continuere­mo a farlo».

Ecco, perché? Perché la musica è così importante?

Perché è un mezzo di trasporto emotivo, viaggia nello spazio e nel tempo ci riporta esattament­e dove stavamo, la bici, la spiaggia, l’amore e la storia che c’era intorno, cose che altrimenti dimentiche­remmo, sommerse dal nostro presente affollato. Alcune canzoni sono davvero universalm­ente condivise, patrimonio dell’umanità.

Un esempio?

Tanti auguri. Quante volte l’abbiamo cantata? Pochi sanno che nel 1893, le sorelle Hill, due maestrine del Kentucky, inventaron­o una canzoncina per accogliere gli alunni in classe: Good Morning to All. Un anonimo cambiò le pa

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Luca Barbarossa, 63 anni, già vincitore del Festival di Sanremo, è anche conduttore radiofonic­o.

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