Corriere della Sera - Io Donna
Idee cadute dal pero
Una pigrizia generale ha contagiato gli esseri umani: preferiscono convincersi di ciò di cui sono già convinti. Due studiosi spiegano da cosa nasce questo atteggiamento Una volte le idee nascevano al bar. C’era sempre il saputone del giro della briscola che ne sparava una grossa tra lo stupore generale. Qualcuno ci credeva, del resto non c’erano tutti i mezzi oggi a disposizione per confutare o inchiodare ai fatti i racconta balle. E molti tornavano a casa convinti e contenti raccontando quanto avevano sentito come se fosse il Vangelo. Nonostante i grandi passi fatti dalla civiltà e la diffusione a livello di massa della cosiddetta cultura, qualcosa è andato storto. Mai come oggi abbiamo la possibilità di collegarci in diretta con l’universo potendo verificare i fatti e distinguerli dalle fake-news, invece girano non solo false notizie ma una quantità impressionante di “idee balorde” senza nessun fondamento.
Una pigrizia generale ha contagiato gli esseri umani che preferiscono convincersi di quello di cui sono già convinti, o peggio credere con entusiasmo all’ultimo opinionista da salotto che ne spara una grossa. Ma come nascono queste idee “cadute dal pero”? A porsi il dilemma sono due divulgatori scientifici, Edoardo Boncinelli e Antonello Calvaruso, in un nuovo libro dal titolo L’epoca delle idee cadute dal pero. Fake news, bufale e teorie del complotto: le origini del terrapiattismo della ragione (Mimesis). Non è solo l’ignoranza, affrontata dai due studiosi in tutte le sue sfumature e ormai diffusa a macchia d’olio in ogni strato della società, a partire dai nostri politici, l’unica origine delle idee più balzane. Sono tante le motivazioni, a volte oscure, a volte surreali, a volte complottistiche che fanno credere a molte persone per esempio che la terra sia piatta(!) o che l’uomo non abbia mai messo piede sulla luna.
Quello che interessa ai due ricercatori non è tanto analizzare le colpe ma le conseguenze di questa credulità sulla società, senza dimenticare che «Molte idee sbagliate, o false, possono perfino essere utili per la comprensione di un particolare momento storico». Gli esseri umani sono fatti di storie, senza il potere e la magia delle narrazioni perderemmo una delle nostre caratteristiche principali. Alcune idee strampalate ci hanno addirittura aiutato a progredire nella scienza facendo nascere grandi scoperte ma, come ci consigliano gli autori, sarebbe molto utile distinguerle dalle idee balorde più insidiose ovvero quelle generate dalla stupidità. Da queste bisogna scappare a gambe levate.