Corriere della Sera - La Lettura
Insegne e pannelli pieni di ispirazione
Coney Island, penisola a sud di Brooklyn, era caratterizzata da cartelli e insegne decorati a mano con l’uso del pennello. Un’arte tipicamente americana, che prende spunto dal linguaggio della pubblicità. Stephan Powers (1968), artista nato a Filadelfia con un passato nel mondo dei graffiti, vuole oggi riportare alla luce quello stile, prima che la digitalizzazione ne decreti la fine. L’installazione Stephen Powers. Coney Island is still dreamland (To a Seagull) del 2015 ha trasformato il quinto piano dell’area del Brooklyn Museum dedicata alle esibizioni temporanee in un ambiente dinamico: lo spettatore si ritrova immerso tra dipinti e cartelli; elementi grafici, loghi commerciali e parole dal significato enigmatico formano un coro travolgente. L’esposizione, aperta fino al 21 agosto (www.brooklynmuseum.org), restituisce l’atmosfera originale di Coney Island, che, secondo Powers, non ha ancora perso il suo fascino: «Finché puoi essere a contatto con l’oceano e prendere un hot dog, è ancora un paradiso». (davide francioli)