Corriere della Sera - La Lettura
Ironiche e impudiche Le donne di Currin
Sono eleganti, ironici, impudichi i ritratti che John Currin espone per la prima volta in un museo italiano. L’artista (Colorado, 1962), tra i contemporanei più contesi, dipinge figure dai corpi sproporzionati e dall’espressione alterata, ma che appaiono belli grazie alla trasfigurazione pittorica ripresa dall’arte figurativa classica. Perciò le sue opere, nella mostra John Currin. Paintings curata da Antonella Nesi e Sergio Risaliti al Museo Stefano Bardini di Firenze (musefirenze.it; sopra: l’allestimento, courtesy Gagosian Gallery, foto Emiliano Cribari), dialogano perfettamente con le straordinarie raccolte d’arte medievale e rinascimentale del museo. Sulle pareti fatte dipingere alla fine dell’Ottocento dall’antiquario fiorentino Bardini in un blu da lui inventato e luminosissimo, risaltano i volti della moglie e dei figli di Currin, le sue donne superdotate, le figure allegoriche, i nudi femminili. E a prima vista si fatica a distinguerli dalle Madonne donatelliane, dai dipinti secenteschi, dalle sculture senesi in legno policromo. (lauretta colonnelli)