Corriere della Sera - La Lettura
L’arte di Robert Irwin fu cambiare le regole
«Datemi un filo di nylon semitrasparente e cambierò la vostra percezione della realtà». Potrebbe essere questa la massima di Robert Irwin, artista-filosofo nato a Long Beach (California) nel 1928, figlio della surf culture e delle corse in automobili customizzate anni Cinquanta. Con la mostra All the rules will change, il museo Hirshhorn della Smithsonian di Washington (fino al 5 settembre, hirshhorn.si.edu) lo incorona tra i protagonisti dell’avanguardia americana: dalle ricerche astratte del secondo dopoguerra al Light and space movement. L’allestimento affianca alla sezione retrospettiva (con opere storiche dal 1958 al ’70; sopra: Ocean Park, 1960-61) quella scandita dall’esperienza fuori dallo studio: interventi ambientali, spesso in risposta a condizioni effimere. Per l’Hirshhorn Irwin ha realizzato un’installazione sitespecific con oltre trenta metri di scrim, garza impalpabile usata per plasmare «solidi di luce». (maria egizia fiaschetti)