Corriere della Sera - La Lettura
Vita a 360 gradi, qui le regole sono regole
Il teatro è vita a 360 gradi, in palcoscenico le regole sono regole. È quello che ho imparato a Milano, città dove ho frequentato la Civica scuola d’arte drammatica Paolo Grassi, intitolata al fondatore, con Giorgio Strehler, del Piccolo Teatro. Piccolo Teatro che avrebbe poi prodotto, nel 2002, uno spettacolo dov’ero protagonista, Buffa Opera, atto unico per attore orchestra e coro, scritta da Stefano Benni e messa in musica da Luca Francesconi. Frequento ancora la scuola che fu mia, non sono mai uscito del tutto. Le sono grato di essere una scuola civica, per tutti, che non ti richiede migliaia di euro né di essere un «figlio di». È per tutti e in quei tutti per fortuna c’ero anch’io, curioso di vita e di teatro: onore a Milano, onore anche al Piccolo. In quei primi anni Novanta ho avuto l’occasione di conoscere compagni e maestri teatranti di lusso e fama che mi hanno segnato l’immaginario scenico. Feci, tra l’altro, Tamburi nella notte di Brecht, autore chiave nella storia del Piccolo. Senza condizionamenti di regole e schemi, ho raccolto i fondamentali che mi hanno permesso dopo di scoprire la comicità e la commedia, livello più alto del teatro.