Corriere della Sera - La Lettura
L’appuntamento
Moholy-Nagy: Future Present, a cura di Karole P. B. Vail con l’assistenza di Ylinka Barotto e Danielle Toubrinet, New York, Salomon R. Guggenheim Museum (1071 Fifth Avenue), fino al 7 settembre. Orari: domenica-mercoledì, 1017,45; venerdì. 10-17,45; sabato, 10-19,45, chiuso il giovedì (Info Tel +1 212 423 3500; www.guggenheim.org). Catalogo Guggenheim Museum / Art Institute of Chicago, pp. 324, $ 45. La mostra è stata organizzata dalla Salomon R. Guggenheim Foundation, dall’Art Institute di Chicago, dal Los Angeles County Museum of Art (le due città saranno le tappe successive dell’esposizione), con il contributo di Lavazza che ha già permesso la realizzazione delle mostre Italian Futurism (2014) e Alberto Burri: the trauma of painting (2015) Le opere Sopra: László Moholy-Nagy (1894–1946), Dual form with cromium rods (1946, plexiglas e ottone cromato); a sinistra: László MoholyNagy, Construction AII (1924, olio e grafite su tela); sotto: László Moholy-Nagy, Construction AL6 (19331934, pittura a olio e incisioni su alluminio) La curiosità Moholy-Nagy è stato tra i primi artisti esposti e collezionati nel Museum of Non-Objective Painting, il precursore dell’attuale Guggenheim, dall’allora direttore Hilla Rebay. All’artista venne dedicata dallo stesso museo newyorkese una grande retrospettiva poco dopo la morte avvenuta per leucemia a Chicago il 24 novembre 1946