Corriere della Sera - La Lettura
Tre film, tre registi Il cinema secondo il Nobel
Il premio Nobel per la Letteratura presenta tre film di tre grandi registi: storie che ci invita a condividere con lui che le ama. Nelle sue parole, come sulla pellicola, una meditazione su desiderio, memoria e molto altro
Uno scrittore al cinema è uno spettatore. Ma quando lo scrittore racconta i film che ha visto, o meglio, i film che ama, il suo sguardo e le sue parole possono aprire prospettive inaudite. John Maxwell Coetzee (Città del Capo, 1940: ququi a fianco nella foto di Tiziana Fabi/Afp) ama il cinema.cinem Lo dimostrano i testi che presentiamo in questasta papagina: sono quelli che l’autore sudafricano, Nobelbel peper la Letteratura nel 2003, ha scritto per introdurre le pellicole da lui scelte nella sezione «Coetzee e il Cinema»Ci nell’ambito della Milanesiana 2016, la manifestazionemanif ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, con la collaborazione della Fondazione Elisabetta Sgarbi.Sgarb I tre testi, pubblicati qui per la prima volta nellane traduzione di Maria Baiocchi, riguardano tret film che segnano tre decenni diversi. Ci sono gli anni Sessanta della Nouvelle Vague francese, attraverso Jean-Luc Godard (qui sopra ritratto nel 1968: foto Sipa Press) e il suo Alphaville; gli anni Settanta del sovietico Andrej Tarkovskij ( Lo specchio); gli Ottanta del polacco Krzysztof Kieslowski, con Breve film sull’amore. Quanto a Coetzee, in Italia i suoi libri sono pubblicati tra gli altri da Einaudi, Donzelli, Adelphi. Alcuni titoli: Aspettando i barbari, Nel cuore del paese, Deserto, Diario di un anno difficile, Elizabeth Costello, Età di ferro, Foe, Gioventù, Pornografia e censura, Slow Man, Terre al crepuscolo, Vergogna, La vita degli animali, La vita e il tempo di Michael K. Per i tre testi di Coetzee in queste pagine: © J. M. Coetzee, 2016 All rights reserved. By arrangement with Peter Lampack Agency, Inc. 350 Fifth Avenue, Suite 5300 New York, NY 10176-0187 Usa.