Corriere della Sera - La Lettura
Anche i writer vanno al museo: prove felici di un rapporto (im)possibile
Durante la scorsa estate il Long Beach Museum of Art, in California, ha attratto più di 22 mila visitatori grazie alla mostra Vitality & Verve: Transforming the Urban Landscape; nata dalla collaborazione con la Thinkspace Gallery di Los Angeles, aveva come oggetto l’interazione tra gli street artist e il paesaggio urbano. Dato lo straordinario successo, la stessa collaborazione presenta ora il sequel: Vitality & Verve: In the Third Dimension (fino al 16 ottobre, lbma.org). La seconda edizione porta sulla riva dell’Oceano Pacifico più di trenta artisti urbani — tra cui lo spagnolo Isaac Cordal (sotto: Balconies 1, 2016) e il duo olandese Telmo Miel — che intervengono con opere site-specific all’interno dello spazio espositivo. La ricchezza del movimento viene catturata sotto diversi aspetti: stile, tecnica, materiale, influenza artistica. Il tutto con un duplice obiettivo: da un lato, osservare l’integrazione con le sale chiuse di un museo; dall’altro, mostrare la continua tendenza della street art a mutare e travolgere i confini assegnati. (davide francioli)