Corriere della Sera - La Lettura
I dolori delle città indagati da Spotorno
Reale e fantastico: due universi su cui l’arte si è interrogata e che ancora lasciano spazio a indagini e a interpretazioni. Un motivo ripreso da Guglielmo Spotorno, in mostra all’Hôtel Le Fer à Cheval di Megève, comune del Sud-Ovest della Francia, con Tra reale e surreale (fino al 21 agosto, www.feracheval-megeve.com). L’artista si domanda con una provocazione se anche le città soffrano: le opere della serie Città umanizzate cercano di rispondere a interrogativi nei quali la dimensione della metropoli e quella umana diventano un tutt’uno e dove le emozioni oltrepassano il confine naturale e vengono proiettate su oggetti all’apparenza privi di senso. Anche internet è un terreno di indagine propizio per l’artista. Il dipinto Web (sotto) insiste sulla perdita della memoria dovuta alla nostra «dipendenza» dalla Rete. Connessioni nasce invece dagli studi filosofici dell’autore, mentre in Crocefissi cittadini un Cristo scende dalla croce e «partecipa alla sofferenza del nostro quotidiano». ( marco bruna)