Corriere della Sera - La Lettura
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Un caso controverso
Nel lago Vittoria si sono evolute circa 500 specie di pesci ciclidi, ciascuna con la sua tipica livrea nuziale e le sue abitudini alimentari (nella foto alcuni esemplari, Ansa / Ole Seehausen Fish Ecology and Evolution Eawag, Svizzera). Il quadro include specie che si nutrono di plancton, predatori di altri pesci e perfino specie capaci di triturare le conchiglie delle chiocciole palustri: ovviamente si differenziano nelle mascelle e nei denti. Una quindicina di anni fa ci fu una grossa disputa attorno alla storia evolutiva di questi pesci. Due le questioni dibattute. Primo, a quando risale l’ultimo antenato comune fra tutte le specie di ciclidi del lago Vittoria? Secondo, l’insieme di queste specie forma una linea evolutiva distinta da tutti gli altri ciclidi? In altre parole, è possibile che tutti i ciclidi del lago Vittoria derivino da un unico antenato e si siano differenziati in questo bacino? A tutt’oggi rimane il dissenso fra le indicazioni dei geologi e quelle dei biologi: il Dna delle specie finora studiate suggerisce che il loro ultimo antenato comune sia vissuto poco più di 100 mila anni fa, prima dell’ultimo episodio di disseccamento. Resta però il fatto che la stragrande maggioranza di queste specie si sarebbe differenziata nel lago, in assenza di barriere, diversamente dal classico scenario in cui le specie si originano per isolamento geografico