Corriere della Sera - La Lettura
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RICHARD WAGNER Il giudaismo nella musica A cura di Leonardo Distaso MIMESIS Pagine 171, € 15
L’autore Richard Wagner (18131883) è uno dei più grandi compositori di tutti i tempi. Tra le sue opere: Tannhäuser (1845); Lohengrin (1850); Tristano e Isotta (1865); la tetralogia L’Anello del Nibelungo composta da L’oro del Reno (1869), La Valchiria (1870), Sigfrido (1876), Il crepuscolo degli dei (1876); Parsifal (1882) Bibliografia Il filosofo inglese Roger Scruton ha appena pubblicato il saggio The Ring of Truth («L’Anello della verità») dedicato alla tetralogia di Wagner (Allen Lane, pp. 416, £ 25). Georges Dumézil richiama l’opera di Wagner nel libro Mythes et dieux des Germains (Presses universitaires de France, 1939). L’antisemitismo di Wagner è il tema del libro di Jacob Katz The Darker Side of Genius (Brandeis, 1986). Léon Poliakov (1910-1997) se ne occupa nel terzo volume della sua Storia dell’antisemitismo, intitolato appunto Da Voltaire a Wagner (traduzione di Roberto Salvadori, La Nuova Italia, 1976). Un altro testo sul tema è Dolore e grandezza di Richard Wagner di Thomas Mann (prefazione di Mazzino Montinari, Discanto, 1979). Un libro recente, che comprende anche Il giudaismo nella musica e altri scritti wagneriani, è Wagner contre les Juifs di Pierre-André Taguieff (Berg International, 2012). Da segnalare anche il saggio di Carlo Alberto Defanti Richard Wagner. Genio e antisemitismo (Lindau, 2012). Il filosofo francese Alain Badiou si occupa del compositore tedesco nel nelle sue Cinque lezioni sul caso Wagner (Asterios, 2011) mentre lo sloveno Slavoj Žižek affronta la questione nel libro Variazioni Wagner (Asterios, 2012): nei due volumi traduzione, introduzione e note sono di Fabio Francescato. Il saggio di Enrico Fubini Wagner e la rivoluzione è incluso nel suo lavoro più complessivo Il pensiero musicale del romanticismo (Edt, 2005)