Corriere della Sera - La Lettura
L’estetica di Alberto Biasi: l’arte è un’emozione ottica
Dal quadro allo spazio circostante, quando l’esperienza estetica circonda letteralmente lo spettatore. Alberto Biasi: gli ambienti al Palazzo Pretorio di Cittadella (Padova), a cura di Guido Bartorelli (fino al 6 novembre, fondazionepretorio.it) per la prima volta accoglie otto ambienti dell’esponente dell’arte optical e cinetica. I suoi interventi, dall’ipnotica fascinazione, si trasformano in un’immersione tra forme in continuo cambiamento: l’inedito Spazio elastico (1960; sotto) riempie la stanza di cubi di gommapiuma. Eco (1974) è composto da pannelli illuminati con la lampada di Wood che conservano la sagoma delle persone per qualche istante. Padovano, classe 1937, tra i fondatori del Gruppo N, Biasi lavora da sempre sulla percezione. L’opera d’arte vive nelle reazioni di chi la sta guardando: per questo non conta il messaggio dal momento che il medium stesso, per dirla alla McLuhan, è il messaggio. Il desiderio di interazione innesta perfettamente queste opere — dopo 50 anni — nel nostro tempo. (alessandro zangrando)