Quello che resta

In senso orario, da sinistra in alto: nel bosco alla periferia di Somma Lombardo (Varese) dove il gruppo delle cosiddette Bestie di Satana nel 1998 uccise Fabio Tollis e Chiara Marino, 16 e 19 anni. La spiaggia di Priaruggia, a Genova

Quarto, dove nel maggio del 1971 fu recuperato il corpo senza vita di Milena Sutter, rapita a 13 anni mentre tornava da scuola. Marina di

Vecchiano (Pisa), il monumento senza nome sulla spiaggia che nel 1969 fu teatro dell’omicidio di Ermanno Lavorini, 12 anni, di Viareggio, il primo minorenne vittima di un rapimento in Italia. Vicchio: due croci di legno sul luogo dove nell’estate del 1984 furono uccisi i giovani fidanzati Pia Rontini e Claudio Stefanacci. Due uomini furono condannati in via definitiva per questo e per altri tre duplici omicidi attribuiti al «mostro di Firenze»: Mario Vanni e Giancarlo Lotti. Pietro Pacciani, condannato in primo grado e poi assolto in appello, è morto prima di essere sottoposto a un nuovo processo. Toiano, Toscana: nel 1947 Elvira Orlandini fu uccisa mentre andava alla fonte a prendere l’acqua. Il delitto tenne banco sui giornali dell’epoca. Oggi Toiano è un borgo fantasma (nella foto, in mezzo al verde si scorge il piccolo cimitero abbandonato); Sant’Ilario

d’Enza, tra Parma e Reggio Emilia: sulla riva di un piccolo fiume Tommaso Onofri, 17 mesi, fu ucciso dai suoi sequestratori. Oggi «un’oasi verde» lo ricorda.