Corriere della Sera - La Lettura

Addio agli anni 60 L’arte è più giovane

Artissima a Torino

- Testi di STEFANO BUCCI

Addio anni Sessanta, benvenuti ai Settanta e un po’ anche agli Ottanta: potrebbe essere questo il moto di Artissima 2016, fiera internazio­nale d’arte contempora­nea di Torino, ventitrees­ima edizione, la quinta diretta da Sarah Cosulich, in programma all’Oval, il padiglione di vetro costruito per i Giochi invernali del 2006 al Lingotto, da venerdì 4 a domenica 6 novembre (con un vernissage per addetti ai lavori giovedì 3, ma solo su inviti; www.artissima.it). Viva gli anni Settanta e un po’ anche agli Ottanta, dunque: Back to the future, la sezione di Artissima dedicata alla ri-scoperta dei maestri curata da un pool guidato da Eva Fabbris si concentrer­à appunto «su opere prodotte nel periodo compreso tra il 1970 e il 1989» (dall’americana Jay DeFeo allo svizzero Klaus Lutz). Ma Artissima è anche altro. In cifre: 193 gallerie da 34 Paesi, 20 mila metri quadrati, duemila opere in mostre, oltre 50 tra curatori e direttori di museo, oltre 50 mila euro di premi, 450 mila euro di acquisizio­ni «istituzion­ali» e più di 52 mila visitatori nel 2015. E poi c’è Present future, uno dei fiori all’occhiello di Artissima, guidata da Luigi Fassi che parla dei giovani talenti emergenti (una ventina) alla ricerca di una nuova estetica e «il cui rapporto tra biografia familiare, origini culturali ed esperienza individual­e determina un mutamento continuo dell’identità personale». Dei maestri e degli allievi abbiamo scelto cinque figure significat­ive. Artissima è anche: Per4M (dedicata alla performanc­e); Dialogue (progetti per un massimo di tre artisti); New Entries (gallerie emergenti); In Mostra (dove per la prima volta si ritrovano opere da musei e fondazioni); Flying home (l’installazi­one di Thomas Bayrle all’aeroporto di Torino); What’s experiment­al (un talk tra curatori no-profit e indipenden­ti); Arts editions (con edizioni, stampe e multipli di artisti contempora­nei). Un panorama assai variegato, quello di Artissima, proprio come il contempora­neo.

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