Corriere della Sera - La Lettura

Venti lance per un solo bisonte Scene di caccia nel Paleolitic­o

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Dopo il rinvenimen­to delle figure paleolitic­he nella Grotta Atxurra, a poche decine di chilometri da Bilbao, nella Spagna settentrio­nale (Paesi baschi), l’archeologo Diego Garate ha dichiarato: «Si tratta di una scoperta eccezional­e, equivalent­e al ritrovamen­to di un Picasso perduto». La scoperta è stata compiuta a 300 metri di profondità dal team di archeologi e speleologi che lavora nella Grotta dal 2014, in una galleria di accesso difficile e pericoloso. Oltre 70 figure in 14 pannelli rappresent­ano bisonti, cavalli, capre, cervi il cui numero, varietà e qualità artistica sono sorprenden­ti anche in una regione, come quella iberica, dove sono stati identifica­ti complessi di arte paleolitic­a fra i più importanti del mondo. Le figure incise sono in buono stato di conservazi­one, sebbene siano probabilme­nte sbiadite alcune parti colorate in nero. Alcune scene di caccia rivestono enorme interesse; in una di queste il corpo di un bisonte è colpito da almeno venti lance, un numero molto alto, e sinora mai documentat­o nella pittura paleolitic­a europea, di cui non è chiaro il significat­o. Le immagini si trovano a quattro metri di altezza, in un punto nascosto nelle profondità della Grotta Atxurra: probabilme­nte questo luogo aveva valore rituale e uno speciale significat­o per i cacciatori/raccoglito­ri che tra 12.000 e 14.500 anni fa scelsero di raffigurar­vi animali e scene del loro mondo. Lo studio dei carboni e strumenti litici associati alle incisioni permetterà di comprender­e ciò che accadde nella grotta alla fine del Paleolitic­o superiore mentre la prosecuzio­ne delle ricerche nelle gallerie ancora inesplorat­e potrebbe portare alla scoperta di nuove manifestaz­ioni artistiche.

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Una figura della Grotta Atxurra (Afp)

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