Corriere della Sera - La Lettura
GOOGLE IN STILE SOCRATICO
Imparare a dubitare si può. Anche in rete. Ecco l’idea di Ted Hunt, del Royal College of Art di Londra, ideatore di Socrates Search, motore di ricerca ispirato ai principi del metodo socratico che, se a prima vista appare come una versione alternativa e meno colorata di Google, nasce in realtà per capovolgerne la logica. Così come Google dipana i dubbi, Socrates li stimola. O, nelle parole di Hunt, aiuta «a farci domande sulle nostre domande». Come? Fornendoci più prospettive di indagine. Al posto dell’unico bottone «cerca», Socrates ne ha cinque: ricerca la chiarezza, sfida le supposizioni, fornisci le evidenze, esplora le alternative e considera le implicazioni. Ciascuno offre risultati, e punti di vista, diversi. Se l’utente digita What is life?, che cos’è la vita?, alla voce «evidenze» troverà la storia della vita sul pianeta o le ricerche in ambito extraterrestre. Cliccando su «implicazioni», scoverà articoli sull’impatto di un eventuale incontro alieno e, in «esplora le alterative», link sulla biochimica ipotetica, secondo la quale non è necessariamente il carbonio la base per la vita su altri pianeti. Il valore di Socrates non è, però, sostituire gli altri motori di ricerca (non funziona perfettamente e nasce da una personalizzazione dell’algoritmo di Google). È però il tentativo di affrontare i limiti di internet con il design. Hunt — che non a caso si definisce designer speculativo, interessato alle implicazioni filosofiche della progettazione — ha dichiarato: «Molto è stato scritto sulla tendenza della tecnologia a intrappolarci nelle bolle di ricerca e nelle camere dell’eco (luoghi come la home di Facebook in cui le nostre opinioni vengono rafforzate da altre simili, ndr) poco, invece, è stato fatto per aiutarci a uscire dalle trappole. Socrates Search è questo: lo strumento per far scoppiare le bolle e per aprire le porte di quelle camere».