Corriere della Sera - La Lettura
La novantenne e il danzatore a passi leggeri dentro l’Alzheimer
Documentari La nuova regia di Valeria Bruni Tedeschi al Festival dei Popoli di Firenze
A destra: una scena di Une jeune fille de 90 ans di Valeria Bruni Tedeschi e Yann Coridian che il 25 apre il Festival dei Popoli di Firenze. Protagonisti il coreografo Thierry Thieû Niang e Blanche Moreau
Oltre la porta a vetri che separa il mondo esterno da quello di un reparto geriatrico di un ospedale, sezione malati di Alzheimer. Al di là di quel senso di oppressione misto a sconfinata tristezza, che ben conosce chi ogni volta si appresta a far visita a una persona cara. Che cosa può accadere di inatteso se ci si mette in ascolto profondo di quell’universo aspro, potente e fragilissimo?
Com’è giusto che sia rispetto a una realtà complessa e dolorosa come questa, nell’incipit del documentario di Valeria Bruni Tedeschi e Yann Coridian, tra gli eventi al 57º Festival dei Popoli (Firenze, dal 25 novembre al 1° dicembre, direzione di Alberto Lastrucci), troviamo la donna, che sarà il cuore del film, inscritta nello scenario che temiamo. Tovagliolone al collo, mano abbandonata accanto al piatto intonso, sguardo in apparenza offuscato: così ci appare nei frame d’apertura. Intorno a lei, come ogni giorno, va in scena quella penombra di presenze appannate, raggiere di sedie a rotelle, rumore di fondo di stoviglie e parole in solitario, più che altro lamenti.
Manca il brusio della televisione, di solito straniante in questi luoghi. E fa invece il suo ingresso un giovane uomo, bello, sguardo aperto. Si muove delicatamente, cerca un dialogo anche con chi sembra ormai allo stremo: il suo linguaggio è il corpo; una luce si accende quando il piede deforme di un anziano gli risponde. Poi da una radio il suono di una canzone d’altri tempi, lei lo ha visto e i suoi occhi si sono fatti d’improvviso vibranti. Ecco, ora stanno danzando. Mani nelle mani, fronte a fronte e soprattutto occhi negli occhi: in quelli di lei un bagliore vivido, presente, e sorrisi, mentre lui cinge il suo corpo e la solleva: struggenti i piedi, roteano impalpabili nelle pantofole. Arriva anche