Corriere della Sera - La Lettura
LA FEDE NUZIALE COME BANCOMAT
Da simbolo d’amore eterno a strumento hi-tech di pagamento. L’accezione romantica che accompagna da sempre la fede nuziale è morta con il Ces 2017. Alla più grande fiera elettronica del mondo (che si tiene ogni anno a Las Vegas all’inizio di gennaio), Wayne Leung, imprenditore di Hong Kong , ha presentato Tappy, uno speciale «anello intelligente» in ceramica che, nel momento in cui si procede a un acquisto, connette l’anello alla relativa app, in modo da autorizzare il pagamento. «Quando ti sposi vieni messo al guinzaglio, e con te anche il tuo conto in banca», ha commentato Leung.
Costa solo 100 dollari, contro le cifre astronomiche che un uomo è disposto a spendere per una fede nuziale, e — forse involontariamente — segna il ritorno alla logica dell’antica Roma, quando l’anello non era altro che un simbolo di potere: gli uomini liberi ne portavano uno d’oro, i liberti (schiavi liberati) d’argento e gli schiavi di ferro. Ben più sentimentali appaiono gli Egizi, se è vero che l’usanza di indossare la fede all’anulare sinistro derivi dalla loro credenza in base alla quale per quel dito passi una piccola arteria, vena amoris, che va dritta al cuore. Secoli dopo la romantica intuizione, Tappy arriva a rappresentare la definitiva trasformazione del matrimonio in una questione economica. Cosa che, in realtà, è spesso stato.