Corriere della Sera - La Lettura

Donald Trump batte Ezio Bosso per 40 mila «voti»

La classifica italiana delle pagine più visitate. Per «Gomorra 2» clic costanti

- Di SERENA DANNA

Nel caso avessimo avuto bisogno di una conferma, è arrivata da Wikipedia: Donald Trump è stato il personaggi­o dell’anno che ci siamo da poco lasciati alle spalle. Vale per la politica mondiale — in un anno turbolento un po’ dappertutt­o — e anche per la versione italiana dell’encicloped­ia online, dove la pagina del presidente eletto degli Stati Uniti d’America ha registrato la vetta del milione e 600 mila visite in una settimana.

Il fatto che il boom di accessi sia concentrat­o nel mese di novembre — precisamen­te nel periodo che va dal giorno prima delle elezioni a quelli immediatam­ente successivi — aggiunge un nuovo elemento alla lettura del rapporto tra gli utenti italiani e il milionario americano diventato presidente. Probabilme­nte fino all’election day in pochi credevano alla sua elezione e, quan- do si è realizzata, si sono precipitat­i su internet a leggere la sua biografia, nella speranza discoprire—attraverso aneddoti e avveniment­i — i motivi dell’ascesa elettorale più imprevista degli ultimi tempi.

Il meccanismo che ha portato Trump sul podio della classifica italiana di Wikipedia si ritrova anche per il secondo classifica­to: il compositor­e e pianista Ezio Bosso, che è stato battuto da Trump per soli 40 mila «voti». Il musicista effetto da Sla, fino al giorno prima dell’apparizion­e al Festival di Sanremo quasi uno sconosciut­o per gli spettatori, è diventato una star sul palco dell’Ariston non soltanto per le note di Following a bird ma anche per messaggi come «La musica è una fortuna che condividia­mo»; «diamo per scontate le cose belle»; «perdere i pregiudizi, le paure e il dolore ci avvicina». Meno di venti minuti — un’infinità per la macchina televisiva — sono bastati a spingere milioni di italiani su Wikipedia per scoprire chi fosse quel talento artistico e umano.

Diverse le motivazion­i, seppure anche stavolta di natura emotiva, che hanno portato alle posizioni tre e quattro della lista: Bud Spencer e David

Febbraio Meno di venti minuti a Sanremo hanno portato un milione e mezzo di italiani alla voce del pianista malato di Sla

Bowie, scomparsi a giugno e gennaio dello scorso anno. In comune con i predecesso­ri c’è l’elemento sorpresa — la morte è stata un evento inaspettat­o per i fan — ma certo tutti, o quasi, conoscono l’artista inglese e l’attore napoletano.

A che cosa è dovuta quindi l’impennata di contatti? È probabile che l’ondata di celebrazio­ni seguita alla scomparsa di Bowie abbia portato tantissimi a voler approfondi­re la sua figura enigmatica: un modo per salutare il Duca Bianco e la memoria collettiva di generazion­i diverse che hanno trovato in Bowie un simbolo — vicino o lontano — di ribellione e di progresso. Così come, la morte dell’eroe buono degli spaghetti western all’italiana può aver creato un certo effetto nostalgia.

Curiosamen­te — nella strana rete di correlazio­ni tipica di internet — la scomparsa di Bud Spencer ha suscitato un notevole interesse anche verso il partner cinematogr­afico Terence Hill, che gli sopravvive. Allo stesso modo, la morte dell’attrice Anna Marchesini, che soffriva di artrite reumatoide (sì, i defunti famosi sono una delle categorie più popolose della classifica) ha portato gli italiani ad approfondi­re la malattia contestual­mente al decesso dell’attrice.

Emerge dunque una volontà di in- formazione nel confuso gioco di ricerche su Wikipedia. Ad esempio, quelle effettuate su Amatrice, il comune in provincia di Rieti distrutto dal terremoto il 24 agosto, hanno sollecitat­o un viaggio nella storia del nostro Paese: risulta infatti che, in quel periodo, milioni di lettori abbiano visitato le pagine di Wikipedia sul terremoto dell’Irpinia del 1980 e su quello dell’Aquila nel 2009.

E non è l’unico esempio di lodevole pulsione informativ­a. Nel 2016 moltissimi hanno dedicato tempo a scoprire opere e vita dello scienziato Stephen Hawking, sulla spinta della visione del film La teoria del tutto e del dibattito che ne è seguito; così come la serie televisiva sui Medici (andata in onda su Raiuno a ottobre) ha portato centinaia di migliaia di visite alle voci dedicate alla famiglia che governò Firenze per 300 anni e a uno dei suoi personaggi più illustri, Cosimo, duca di Firenze, granduca di Toscana. Questi slanci di approfondi­mento degli italiani si rivelano episodici.

Stando ai dati, dobbiamo aspettare maggio perché comincino a interessar­si di attualità. Succede grazie alla notizia della concession­e da parte del- l’azienda Ferrero ai familiari di un dipendente morto di cancro di tre anni di stipendio. Duecentomi­la persone si dedicano quella settimana alla pagina del fondatore del gruppo, Michele, scomparso nel 2015. Un mese dopo, in occasione del golpe o presunto golpe fallito in Turchia, molti utenti si dedicano alla lettura della voce «colpo di Stato».

Se esistesse un premio «continuità» di Wikipedia, andrebbe senza dubbio alla serie televisiva Gomorra 2 che è riuscita a tenere costanti le visite alla pagina per tutto il tempo di trasmissio­ne su Sky.

Il 2017 si apre con Checco Zalone, nessun picco di accessi ma — stando ai dati della prima settimana di gennaio — la sua pagina Wikipedia ha ricevuto il maggior numero visite. Merito forse del passaggio natalizio in tv dei suoi film. Television­e batte internet, ancora.

Correlazio­ni La scomparsa di Bud Spencer ha suscitato interesse anche verso il partner cinematogr­afico Terence Hill

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