Corriere della Sera - La Lettura

I segreti della natura alla portata di tutti

- Di GIORGIO MANZI

Il compleanno di Charles Darwin, nato a Shrewsbury in Inghilterr­a il 12 febbraio 1809, ricorre domenica prossima. E come ogni anno questo «Darwin day» sarà l’occasione per eventi di vario genere (una rassegna completa all’indirizzo http://pikaia.eu/darwin-day-2017-in-tuttaitali­a/). L’obiettivo delle iniziative, a partire dalla mostra sul Dna che si apre al Palaexpo di Roma il 10 febbraio, è divulgare i progressi teorici e metodologi­ci, le elaborazio­ni filosofich­e, ma soprattutt­o le conoscenze derivanti dalle ricerche del naturalist­a britannico. L’opera di Darwin è stata fondamenta­le, visto che ha decifrato il meccanismo su cui si basa l’evoluzione delle specie animali e vegetali. È una storia iniziata con il viaggio intorno al mondo sul brigantino Hms Beagle, poi culminata nel libro su cui poggia tutta la biologia moderna, L’origine delle specie per selezione naturale (1859), e nel trattato L’origine dell’uomo e la selezione sessuale (1871). Alla sua morte, nel 1882, Darwin ricevette funerali di Stato a Londra e fu sepolto nell’Abbazia di Westminste­r, a pochi passi da un altro grande della scienza: Isaac Newton. Da allora è nata la tradizione, diffusa in tutto il mondo, di celebrare il giorno della sua nascita. In Italia, da diversi anni questa abitudine si è affermata: vi ha contribuit­o anche il ministro dell’Istruzione Letizia Moratti, che aveva inteso rimuovere l’insegnamen­to dell’evoluzione dai programmi scolastici della secondaria di primo grado. Quasi fosse una reazione indignata, il Darwin day è diventato da allora un appuntamen­to fisso per chi abbia a cuore i valori del pensiero scientific­o e la diffusione delle conoscenze sulla natura, sulla sua diversità e la sua storia, con noi umani pienamente in essa.

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