Corriere della Sera - La Lettura
La Francia più fosca ha i suoi Nibelunghi
La storia è ambientata in Francia, in un posto di chiatte e di barche, di chiuse e di canali, ma si tratta, in realtà, di un dramma tedesco. Tedesca, sebbene naturalizzata, è la famiglia Krull (padre, madre, due femmine, un maschio) che gestisce un emporio. Tedesco è Hans, un cugino dei Krull, in fuga dal suo Paese per non meglio specificati (probabilmente inventati) motivi politici. Sarà lui, un avventuriero, a far precipitare le cose. Sidonie, una ragazza del luogo, viene uccisa. È la figlia dell’ubriacona del villaggio (per dire che tipo è la mamma, basti sapere che il suo soprannome è Pipì). Sidonie sognava una vita diversa, si immaginava vestita di pizzi, sete ed ermellini, corteggiata da gentiluomini in marsina. In verità, della sua morte importa poco. Scrive Simenon: «Nessuno si preoccupò minimamente di sapere dove e quando Sidonie era stata sepolta. Nemmeno sua madre!». (Simenon è un grandissimo scrittore e per molti motivi, uno di questi, e non il meno importante, è la sua maestria nell’uso del punto esclamativo). L’assassinio di Sidonie è la scusa per sferrare l’attacco ai Krull, gli stranieri mai amati, forse proprio perché hanno cercato in ogni modo di farsi amare, di essere uguali agli indigeni. Se in questo romanzo ci fosse stato Maigret, il colpevole del delitto sarebbe stato scoperto. Ma il commissario stavolta non arriva. La tragedia sarà senza catarsi. Forse perché è il 1938, forse perché i protagonisti sono tedeschi, forse per le due cose assieme. Oppure perché il giovane Simenon delirava per i film di Fritz Lang e La casa dei Krull è una storia perfetta per un film di Lang. Nel romanzo ci sono cose tenerissime (le amiche di Sidonie che ordinano gazzose alla menta in una balera come se ordinassero champagne) e cose terribili (ragazze sedotte e abbandonate, morti impiccati). Questo è, forse, il più fosco dei romanzi di Simenon. C’è una tetra grandiosità in questo racconto, al solito spoglio e disadorno: i Krull sono i Nibelunghi di Simenon.