Corriere della Sera - La Lettura
Travestito da coniglio per i bambini dopo 20 minuti comincio a soffocare
«La cosa buffa avviene quando i bambini ci chiedono di farsi la foto assieme a noi: anche se il nostro viso è coperto dalla maschera, e nessuno ci vede, non riusciamo a non sorridere». Carlo Maria Righetto, 25 anni, nel fine settimana diventa il coniglio Cilindro, uno dei Mini Cuccioli, i personaggi creati dal trevigiano Gruppo Alcuni. Nata come compagnia teatrale, la società trevigiana è ora anche casa di produzione di serie cartoon distribuite in tutto il mondo. Carlo Maria, con i suoi 1,85 metri, interpreta il più alto della banda di vispi animaletti. Lavora nei teatri, negli spettacoli che gli Alcuni mettono in scena in tutta Italia, e nei centri commerciali in occasione degli incontri con i piccoli fan. «Non riesco a indossare la tuta più di 20 minuti, dopo manca l’aria — racconta — e me ne accorgo quando si appanna la mascherina». Righetto, trevigiano, guarda attraverso una fessura all’altezza del naso del personaggio e la visibilità è ridotta. Per tutti questi motivi ci vuole un fisico bestiale: Cilindro balla, salta, abbraccia i ragazzini, dà il «cinque», si fa i selfie. Sul palco però resta muto, dal momento che dialoga con Sergio e Francesco Manfio (fondatori degli Alcuni) attraverso una voce registrata. Diploma classico, studente universitario di comunicazione e marketing, durante la settimana segue i social del Gruppo Alcuni. Ma è nel weekend che emerge la sua «vocazione». «Per questo lavoro ci vuole un certo carattere: ovviamente non puoi essere timido e devi accantonare il cattivo umore. Se ti muovi a scatti, se non sei contento di essere lì, i bambini se ne accorgono. Come li faccio ridere? Ballando faccio finta di inciampare. Il successo è assicurato».