Corriere della Sera - La Lettura

Adiós Utopia: nascita e fine di un ideale L’arte cubana sbarca negli Stati Uniti

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La rivoluzion­e, l’utopia socialista, la disillusio­ne per il fallimento di quello stesso progetto politico e sociale, fino alla distension­e dei rapporti tra Cuba e Stati Uniti che hanno reso possibile la più ampia mostra dedicata all’arte cubana mai organizzat­a in America dagli anni Quaranta. A raccontare questa storia sono cinquanta artisti cubani che non hanno mai lasciato l’isola e circa cento opere tra dipinti, poster, fotografie, video, installazi­oni e performanc­e dagli anni Cinquanta agli anni Duemila raccolte nelle sei sezioni (una per ogni decade) di Adiós Utopia: Dreams and Deceptions in Cuban Art Since 1950 (fino al 21 maggio, www.mfah.org; sotto: Raúl Martínez, Rosas y Estrellas, 1972). Si ripercorre la nascita di un ideale e il suo infrangers­i, dal movimento avanguardi­sta Concrete al moltiplica­rsi delle icone rivoluzion­arie negli anni Sessanta, dalla Poster Art alla corrente Nuevo Arte Cubano che indagano la retorica e la censura, fino alle ultime sezioni dedicate al mare come barriera e come opportunit­à e all’incertezza per il futuro del proprio Paese. (silvia perfetti)

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