Corriere della Sera - La Lettura
Le costellazioni del cosmo hanno una forma ovale
La superficie come campo: modulato in spessore e plasmato dal chiaroscuro. È così che affiorano le qualità del monocromo, in grado di rivelare la qualità plastica e la texture delle immagini. Una partitura scandita dalla forma ovale, nella quale si rimettono in gioco gli archetipi di vuoto e pieno: costellazioni sospese nel cosmo che si attraggono a vicenda. Ricostruisce il percorso di Turi Simeti (Alcamo, 1929) la personale Grandi Opere allestita negli spazi di Palazzo Belmonte Riso di Palermo (fino all’11 giugno, palazzoriso.it). L’allestimento, a cura di Bruno Corà, allinea venti lavori recenti di grandi dimensioni (sopra: 5 ovali blu e nero, 2015) e dieci di formato minore distribuiti nelle sale del piano nobile. Trasferitosi a Roma nel ’58, dopo aver frequentato i movimenti più significativi dell’epoca, Simeti viaggia in Europa e negli Usa, avvicinandosi alle avanguardie, e assorbe lo spirito riduzionista, di azzeramento della figura, che lo porterà a scegliere l’ellisse come cifra espressiva. (maria egizia fiaschetti)