Corriere della Sera - La Lettura

E il duro Parker incrociò Donald

- Di ANTONIO CARIOTI

Non voleva andare a Palm Beach, Parker. Troppi sbirri, poche vie di fuga. Il protagonis­ta dei thriller firmati Richard Stark, pseudonimo di Donald Westlake (1933-2008), è un rapinatore duro, ma non ama i rischi eccessivi. Così ha rotto con i tre accoliti dell’ultimo colpo in banca, che gli avevano chiesto di aderire a un loro progetto criminoso sull’isola della Florida. Quelli gli hanno tolto la sua parte del bottino. E Parker gliel’ha giurata. «Allora siete morti», ha pensato quando gli hanno detto che non l’avrebbero ucciso. È l’antefatto che porta Donald Trump ad essere citato, sia pure di sfuggita, nel noir Flashfire (Sonzogno 2004), dal quale è stato tratto il film Parker del 2013, con Jason Statham nel ruolo del protagonis­ta e Jennifer Lopez in quello di Leslie, impiegata di un’agenzia immobiliar­e che si allea con Parker a Palm Beach. A lei si è rivolto il bandito per scovare la casa che fungerà da base ai suoi ex compari per il colpo grosso che preparano. E Leslie lo porta in giro sull’isola, fornendo all’autore del libro spunti di satira sulla fauna straricca del posto. Da quelle parti, nota Stark (alias Westlake), per essere accettati bisogna avere parecchio denaro, ma è meglio se lo si è ereditato o magari conseguito per via matrimonia­le. Non sta bene averlo guadagnato, specie se si continua ad accumularl­o. Quindi, quando i due passano accanto alla villa di Mar-a-Lago, proprietà dell’attuale presidente americano, Leslie precisa: «Donald Trump non ha mai fatto parte della comunità». E aggiunge che una tenuta finisce per perdere prestigio «se Donald Trump ne ha sentito parlare». Per la verità, prosegue il libro, «a Parker quei discorsi entravano da un orecchio e uscivano dall’altro». Per lui contano solo quattrini e vendetta, che persegue con fredda ostinazion­e e infine otterrà, nonostante i brutti guai che gli piovono addosso nel prosieguo della trama. Ma intanto Westlake la sua stilettata al riccone di New York l’ha inferta. Senza immaginare che, dopo Mar-a-Lago, Trump avrebbe abitato anche la Casa Bianca.

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