Corriere della Sera - La Lettura

Esperiment­i ma solo in digitale

- di ALESSIA RASTELLI

Quando nel 2010 anche in Italia si è iniziato a parlare (e a pubblicare in numeri più consistent­i) gli ebook, la poesia non sembrava un genere adatto alla fruizione digitale. Via via, invece, gli ereader — i dispositiv­i di lettura — sono migliorati dal punto di vista tecnico e diversi editori, indipenden­ti o grandi gruppi, hanno visto negli schermi una possibilit­à di sperimenta­re e di scommetter­e, con meno rischio, su un ambito più di nicchia. Fino a che oggi, molte novità escono in entrambi i formati. Tra chi negli anni si è buttato c’è Nottetempo, che nel 2013 inaugurò con Figlio di Daniele Mencarelli e Cos’è? del sudcoreano Ko Un la collana Poeti.com. La serie prevedeva la pubblicazi­one di volumi digitali affiancati a una tiratura cartacea limitata. Mentre dallo scorso gennaio, visto il successo (anche) del formato tradiziona­le, i nuovi titoli escono in entrambe le versioni (atteso per l’11 maggio Il Campo dei

cigni, volume di poesie inedite di Marina Cvetaeva). Buoni risultati ha ottenuto anche la collana Zoom Poesia, del marchio solo digitale di Feltrinell­i. Nata nel 2014, si è concentrat­a all’inizio sui classici come Whitman e Mallarmé mentre ora il catalogo punta anche sugli inediti italiani. Proprio il 21 marzo, Giornata della poesia, usciranno l’antologia di Matteo Fantuzzi La

stazione di Bologna, con componimen­ti ispirati alla strage, e i versi materici di Tiziano Fratus nel volume

Vergine dei nidi. In generale, tra chi negli ultimi anni ha creduto nella poesia in bit, si registrano realtà molto diverse, dall’editore solo digitale goWare alla Fondazione Pordenonel­egge.it. Fino all’editore Laurana che a gennaio, con Frammenti

di un odioso discorso di Paolo Grugni, ha inaugurato la sua collana di poesia solo in ebook.

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