Corriere della Sera - La Lettura

UNO SCENARIO FALSO E SUBDOLO

- Di DONATELLA DI CESARE

Che danno provocano nell’opinione pubblica questi insulsi e falsi dilemmi! Da alcuni anni infestano il dibattito sull’etica e sulla politica facendo dilagare il vuoto morale. L’idea terribile, che vogliono imporre, è che si debba sempre scegliere tra due mali, preferendo il «male minore» sulla base di un calcolo utilitaris­tico. Questo capitalism­o dell’etica trova supporto in storielle, apparentem­ente realistich­e, ma del tutto fittizie e astratte.

La più famosa è quella del vagone ferroviari­o che si dirige verso cinque uomini legati sui binari. Tu passi per caso su un cavalcavia da cui osservi la tragedia imminente. In piedi, accanto a te, si trova un uomo grasso. Se lo fai cadere sui binari, il suo corpo fermerà il carrello. Si salveranno cinque vite, anche se lui morirà. Ucciderest­i l’uomo grasso? Ma perché mai io dovrei stare sul cavalcavia? Perché mai accanto a me ci dovrebbe essere un uomo grasso? Sono tutte condizioni che non si sono mai verificate e che non si capisce perché dovrebbero verificars­i nel futuro. Il gioco è subdolo e l’intento è spingermi a una trasgressi­one etica, facendo di me in entrambi i casi, un assassino potenziale. Nel caso del terrorismo la questione diventa più grave. La storiella è quella della bomba a orologeria con cui si vuol far credere che sia legittimo torturare il terrorista o farlo fuori senza troppe remore. Anche se magari insieme a lui si eliminano un po’ di cittadini.

Il dramma Terror di Ferdinand von Schirach non è che una variante e parla di uno scenario del tutto fittizio, inducendo lo spettatore a tifare per il pilota/ eroe che fa saltare l’aereo con il terrorista e 164 persone a bordo per salvare lo stadio. Si può solo sperare che in Italia, dove è ancora salda una tradizione umanistica, e questo bieco utilitaris­mo non si è ancora affermato, il pubblico sappia giudicare con senso critico.

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