Corriere della Sera - La Lettura
UNO SCENARIO FALSO E SUBDOLO
Che danno provocano nell’opinione pubblica questi insulsi e falsi dilemmi! Da alcuni anni infestano il dibattito sull’etica e sulla politica facendo dilagare il vuoto morale. L’idea terribile, che vogliono imporre, è che si debba sempre scegliere tra due mali, preferendo il «male minore» sulla base di un calcolo utilitaristico. Questo capitalismo dell’etica trova supporto in storielle, apparentemente realistiche, ma del tutto fittizie e astratte.
La più famosa è quella del vagone ferroviario che si dirige verso cinque uomini legati sui binari. Tu passi per caso su un cavalcavia da cui osservi la tragedia imminente. In piedi, accanto a te, si trova un uomo grasso. Se lo fai cadere sui binari, il suo corpo fermerà il carrello. Si salveranno cinque vite, anche se lui morirà. Uccideresti l’uomo grasso? Ma perché mai io dovrei stare sul cavalcavia? Perché mai accanto a me ci dovrebbe essere un uomo grasso? Sono tutte condizioni che non si sono mai verificate e che non si capisce perché dovrebbero verificarsi nel futuro. Il gioco è subdolo e l’intento è spingermi a una trasgressione etica, facendo di me in entrambi i casi, un assassino potenziale. Nel caso del terrorismo la questione diventa più grave. La storiella è quella della bomba a orologeria con cui si vuol far credere che sia legittimo torturare il terrorista o farlo fuori senza troppe remore. Anche se magari insieme a lui si eliminano un po’ di cittadini.
Il dramma Terror di Ferdinand von Schirach non è che una variante e parla di uno scenario del tutto fittizio, inducendo lo spettatore a tifare per il pilota/ eroe che fa saltare l’aereo con il terrorista e 164 persone a bordo per salvare lo stadio. Si può solo sperare che in Italia, dove è ancora salda una tradizione umanistica, e questo bieco utilitarismo non si è ancora affermato, il pubblico sappia giudicare con senso critico.