Corriere della Sera - La Lettura
L’epica (e la bellezza) della montagna
Racconti di scalate epiche e diari di esploratori delle vette, alpinisti e scrittori di montagna: dal 20 aprile sarà in libreria una nuova collana dell’editore Hoepli, «Stelle alpine», dedicata alla cultura di montagna e diretta dal giornalista e scrittore Marco Albino Ferrari. I primi volumi in uscita sono: Il giorno delle
Mésules, dell’esploratore e alpinista milanese Ettore Castiglioni (19081944) che aprì centinaia di vie sulle cime delle Alpi e che tenne un diario di vita e di avventura nell’Italia degli anni Trenta (il volume ha la prefazione dello scrittore Paolo Cognetti, pp. 240, € 24,90); e poi I conquistatori
dell’inutile (pp. 240, € 24,90), un classico della montagna dello scalatore francese e partigiano Lionel Terray (1921-1965) che qui teorizza il romanticismo dell’impresa alpinistica, perfetta proprio perché «inutile». de tenuto fuori, che è la salvezza di Irene, perché mentre soffre si guarda soffrire — e questo è il modo in cui gli scrittori hanno a che fare con la vita, senza dare la soddisfazione a nessuno intorno di essere completamente dentro, ma intanto patendone tutte le sofferenze. Quindi, star dentro e star fuori non è solo il modo di stare al mondo di Irene, ma è il modo di stare al mondo di chiunque scriva. Che perciò non è mai fino in fondo figlio, amante, amico, genitore, compagno di viaggio — non è mai fino in fondo qualcuno nelle vite degli altri, e infatti gli altri (tutti) se ne lamentano. Ma è una caratteristica inevitabile, è come essere biondi, bassi, con i piedi grandi o la schiena curva. È così, e non ci si può fare niente.
Murakami, nel libro Il mestiere dello scrittore, da poco pubblicato da Einaudi,
L’ascolto Sia la scrittrice che la protagonista hanno il dono di saper guardare il mondo, le cose che accadono, i dettagli