Corriere della Sera - La Lettura
Benvenuti nel 2050: altri futuri possibili
Un volume raccoglie le ipotesi di scienziati, economisti, Nobel. E di due scrittori di fantascienza, che abbiamo intervistato
Il domani è il cuore del libro Megatech. Technology in 2050 (The Economist Books, pp. 242, £ 15). «L’idea? È stata quella di fare un esercizio di mind-stretching, di supposizioni ben supportate sul futuro», spiega Daniel Franklin, executive editor dell’«Economist», curatore del volume che, per parte sua, è abituato a fare eserci- zio di previsione: è anche direttore della pubblicazione «The World in...» che ogni anno anticipa i temi che saranno al centro del dibattito geopolitico, economico e scientifico dei 12 mesi a venire. Nel libro, tra gli altri, sono raccolti contributi del premio Nobel Frank Wilczek (che mette in guardia: nonostante i successi di scienza e fisica, non dimentichiamo che ci sono almeno tre possibilità di regresso: il rischio nucleare, il collasso ecologico, la sfida delle intelligenze artificiali), venture capitalist come Ann Winblad, Lynda Gratton (London School of Economics) o Luciano Floridi (Oxford University, che ricorda: il timore di macchine mostruose che possano dominare l’umani- tà è immaginaria certo, ma il rischio che l’umanità impieghi queste macchine in modo errato è reale), oltre a Melinda Gates. E di due scrittori di fantascienza: l’americana Nancy Kress e il britannico Alastair Reynolds che immaginano il mondo di domani. «La Lettura» li ha intervistati.