Corriere della Sera - La Lettura
La «natura» della fotografia: il sogno di LaChapelle
«Amo creare tramite l’uso della fantasia, tramutando in immagine i miei sogni». Così David LaChapelle (Simsbury, Connecticut, Usa, 1963) descrive se stesso rendendo chiara l’idea del suo modo di vivere la fotografia. Con le sue dissacranti immagini è diventato uno dei più importanti fotografi, considerato «il Fellini della fotografia» per la sua visione iperrealista e stravagante della realtà non priva di messaggi sociali. Fino al 10 settembre LaChapelle è a Venezia presso la Casa dei Tre Oci alla Giudecca con Lost + Found, una mostra monografica (www.treoci.org) con oltre 100 immagini che ripercorrono la sua carriera dagli anni Novanta a oggi. In anteprima mondiale è esposta anche New World: 18 opere che segnano il ritorno alla figura umana e che ruotano attorno a temi come il paradiso e le rappresentazioni della gioia, della natura, dell’anima (sopra: News of Joy, 2017, © David LaChapelle) . L’esposizione, curata da Reiner Opoku e Denis Curti, è accompagnata dal catalogo edito da Marsilio. ( fabrizio villa)