Corriere della Sera - La Lettura
Ucetia non è più solo un nome Roma in Gallia prima di Cesare
Nella città francese di Uzès, tra Nîmes e Avignone, una campagna di scavo iniziata nell’ottobre scorso ha portato alla scoperta di Ucetia, città romana di cui si conosceva solo il nome. L’indagine è tuttora in corso sotto la direzione dell’archeologo Philippe Cayn dell’Inrap (Institut national de recherches archéologiques préventives), su un’area di circa 6 mila metri quadrati, dove sarà costruito un edificio pubblico. Gli scavi hanno messo in luce strade, isolati, edifici costruiti all’inizio del I secolo a.C. con tecniche, sistemi e decorazioni inequivocabilmente romani. Giulio Cesare termina la conquista militare della Gallia intorno al 50 a.C., quindi la scoperta di Ucetia dimostra come, in realtà, la romanizzazione della regione sia iniziata alcuni decenni prima. Le costruzioni ritrovate denotano buone competenze costruttive: sono imponenti, lussuose e comprendono vani con pavimento a mosaico e pareti dipinte. La più grande si apriva su un’area esterna delimitata da un colonnato ed era forse un edificio pubblico. La sequenza degli spazi interni comprende un’ampia sala di circa 60 metri quadrati decorata da uno splendido mosaico di tessere bianche, nere e rosse decisamente ben conservato: al centro ricchi medaglioni a motivi geometrici uno dei quali è circondato dalle immagini policrome di un’aquila, un cerbiatto, un gufo e un’anatra, sul cui possibile significato gli specialisti stanno ora formulando ipotesi. Il cantiere di scavo continuerà sino ad agosto e gli archeologi contano di ottenere altre importanti informazioni sulla funzione degli edifici e sulle fasi di vita e di abbandono della città durante l’età imperiale e fino al VII secolo dopo Cristo.