Corriere della Sera - La Lettura
Nella casa georgiana: la rinascita dopo i traumi
Una casa di legno abbandonata: da Chiatura, città di fabbriche e miniere della Georgia, trova una seconda vita alla Biennale di Venezia ( Viva Arte Viva, a cura di Christine Macel, fino al 26 novembre, labiennale.org). Il meteorite domestico campeggia negli spazi dell’Arsenale che ospitano il padiglione della Georgia: un cubo fatiscente, asciutto fuori mentre all’interno scorre inesorabile la pioggia (sotto). L’artista Vajiko Chachkhiani (Tbilisi, 1985) utilizza l’acqua come metafora della dicotomia tra essere e apparire: «Un’esperienza dolorosa cambia l’interiorità delle persone — riflette — senza però modificare in apparenza l’immagine esteriore. Mi piace la pioggia perché può creare e far crescere, ma può anche consumare e decomporre». Se non fosse che il titolo dell’installazione, Living dog among dead lions, tratto dal libro dell’Ecclesiaste, racchiude un messaggio di speranza: di rinascere dai traumi che hanno segnato la storia del suo Paese. (maria egizia fiaschetti)