Corriere della Sera - La Lettura
Il suono curioso delle bollicine
«Sin dai tempi antichi i giapponesi hanno sviluppato una sensibilità particolare nel percepire la natura, dal suono del vento tra gli alberi al canto degli insetti nelle diverse stagioni». L’artista Nelo Akamatsu ha un approccio minimalista ispirato a questo delicato rapporto con il mondo naturale. L’elemento su cui si sofferma maggiormente Akamatsu è l’acqua, posta al centro di installazioni che sfruttano i principi dell’elettromagnetismo per creare effetti acustici. In Chozumaki (sotto), uno degli ultimi lavori realizzati, l’acqua si trova in un contenitore di vetro; al suo interno il campo magnetico prodotto da una piccola calamita sul fondo dà origine a un vortice. Le bollicine così generate provocano suoni curiosi, che vengono amplificati da un tubo a spirale. L’opera è attualmente esposta all’Ars Electronica Center di Linz (aec.at) nell’ambito di Alchemists of Art and Science (fino a metà agosto), esibizione che indaga il nesso tra creatività e sapere scientifico. (davide francioli)