Corriere della Sera - La Lettura
L’eleganza ferita di Palmira nelle 16 istantanee dal passato
Le prime testimonianze nel II millennio a.C., l’annessione all’Impero romano nel I secolo d.C., l’epopea della regina Zenobia, il periodo arabo. Poi la conquista da parte dell’Isis nel 2015, la distruzione dei monumenti e la decapitazione del direttore generale delle antichità di Palmira, l’archeologo Khaled al-Asaad. Volti di Palmira ad Aquileia, a cura di Marta Novello e Cristiano Tiussi (Museo nazionale archeologico, fino al 3 ottobre, museoarcheologicoaquileia.beniculturali.it), è una ricognizione su una civiltà scomparsa ma soprattutto la dolorosa testimonianza di un’archeologia ferita. In mostra sedici pezzi originari del sito della Siria accanto a otto dal museo friulano. Si distinguono i busti femminili, dai ricchi tessuti e ornamenti, rappresentazioni che non vogliono nascondere bracciali, diademi, anelli. I rilievi funerari di Palmira (sotto) sono istantanee di un passato, raccontano di floridezza ed eleganza, ma anche di intrecci di culture, dialogo e convivenza. (alessandro zangrando)