Corriere della Sera - La Lettura
Sale e pale di Marcello Fogolino assassino che poi fu pittore di corte
Dopo le mostre su Girolamo Romanino e i fratelli Dossi, al Castello del Buonconsiglio si apre un’esposizione che ha come protagonista l’altro grande artista che lavorò alla sua decorazione, quel Marcello Fogolino (1483 ca.-1558) la cui abilità di pittore fu offuscata dalle sue vicende personali che ne tramandarono il nome come quello di un Caravaggio del Rinascimento, poiché dovette fuggire dal natio Friuli a causa di un omicidio compiuto con il fratello. La città di Trento fu così per lui luogo di rifugio e occasione per rivelare la sua grandezza di artista; quando vi giunse si stava lavorando alla decorazione del Palazzo Magno del vescovo Bernardo Cles. Egli divenne suo pittore di corte, acquistando imperitura fama. Nella mostra Ordine e bizzarria: il Rinascimento di Marcello Fogolino (fino al 5 novembre, buonconsiglio.it) saranno esposte, nelle sale da lui affrescate, le sue pale d’altare (sopra: Madonna col Bambino in trono, 1520 circa) e opere da collezioni italiane e straniere. (chiara pagani)