Corriere della Sera - La Lettura
Una vita di fatiche e vittorie in 200 ex voto immaginari
Gli ex voto sono un patrimonio culturale importante e una forma di arte popolare che ispira da sempre gli artisti contemporanei. Maurizio Finotto (Venezia, 1968) con la sua mostra personale Vita, morte e miracoli (sopra: Per grazia ricevuta, 2017) ripercorre con duecento tavolette votive, realizzate in maniera «mistica e ossessiva», vicende autobiografiche immaginate come risultato di prodigiosi interventi ultraterreni legati a eventi drammatici o imbarazzanti che hanno condizionato la sua esistenza. Apparecchiate come avviene nei luoghi di culto, le opere narrano per immagini l’infanzia dell’artista, l’abbandono del paese natale e la rinuncia a un lavoro sicuro per intraprendere gli studi artistici a Bologna, quindi le alterne fortune di una carriera non facile, gli insuccessi e le gratificazioni nella professione e nella vita privata. Una preziosa ironia che fa pensare a I miracoli di Val Morel di Dino Buzzati, dove si racconta di fantasiose epifanie di Santa Rita da Cascia documentate con una serie di ex voto immaginari. ( andrea fanti)