Corriere della Sera - La Lettura
La via marchigiana agli anni Settanta
Gli anni Settanta, per i Millenials, sono ormai storicizzati, parte di un passato per loro ormai lontano. Forse sono loro, i giovanissimi, i destinatari della mostra La densità del vuoto. Gli anni ’70 dell’Arte che rimarrà aperta fino al 24 settembre a palazzo Bisaccioni a Jesi, organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi (www.fondazionecrj.it) in collaborazione con la Galleria d’arte Gino Monti di Ancona. Un viaggio in un decennio ricco di straordinari fermenti e di continua ricerca. Si parte dai protagonisti storici del concettuale negli Stati Uniti (Joseph Kosuth e Sol Lewitt) e in Italia (Alighiero Boetti e Gino De Dominicis), passando per l’Arte Povera (Kounellis, Pistoletto) fino ad Ontani. Nel percorso si trovano alcuni artisti marchigiani, di nascita o di elezione: lo stesso De Dominicis, Eliseo Mattiacci (sopra: Bacheca, 1967), Ubaldo Bartolini, Claudio Cintoli, Pierpaolo Calzolari, nel nome della valorizzazione del territorio voluta dalla Fondazione. (paolo conti)