Corriere della Sera - La Lettura

Il volto della regina nera che ispirò i moti contro la schiavitù

-

Nelle vene di Charlotte di Mecklenbur­g-Strelitz (17441818) la donna che visse al fianco di Giorgio III, il re che perse le tredici colonie americane e finì i suoi giorni ostaggio della pazzia (o meglio della porphyria), scorreva anche il sangue della casa reale portoghese. Per questo, per alcuni storici, la regina tedesca che aveva sposato il nipote di Giorgio II, aveva tratti del viso e carnagione più intensa di una nordica. Per i sostenitor­i di questa ipotesi, analizzata anni fa da Stuart Jeffries sul «Guardian , è stata la «regina nera». Possibile? In mancanza di fotografie, al tempo, si scrutano i dipinti di corte. Senza contare che pittori come Sir Thomas Lawrence che la ritrassero in modo troppo realistico si videro rifiutare il lavoro. Sir Allan Ramsey fu comunque piuttosto fedele al modello originale e il quadro dell’incoronazi­one inviato nei territori coloniali forse diede un aiuto al primo movimento anti-schiavitù. Di certo, non bella, non era una donna-vetrina. Ma di cultura e passioni politiche, con un amore per la musica che affinò con Mozart.

A proposito di politica la regina seguì gli eventi che portarono alla dichiarazi­one d’indipenden­za delle colonie nel 1776 , consiglian­do il re che diede battaglia ai piani di riforma della East India Company e chiamò al governo William Pitt il giovane. «Certo, si è detto tanto dei sovrani Hannover, della difesa della nuova dinastia in Gran Bretagna, delle volatili dinamiche del tempo tra Londra ed Europa, del ruolo nella costruzion­e del British Empire e, infine, nella perdita delle tredici colonie, mentre poco si è scritto delle loro mogli», fa notare la curatrice di Kensington Palace, Joanna Marschner. «Con la mostra presentiam­o una rassegna ricca di capolavori, gran parte prestati dalla regina Elisabetta II: oggetti personali come il set da cucito di Charlotte o i pastelli dei Royal children». Charlotte e Giorgio ebbero 15 figli e la regina volle seguirne l’educazione: anche questa una novità a corte. Sostenitri­ce dei primi vaccini, ancora rischiosi, pianse la morte dei piccoli Octavius e Alfred che aveva fatto inoculare con il vaiolo. Un dolore che la sconvolse e aggravò la «follia» del re.

Origini Nelle sue vene scorreva anche il sangue della monarchia portoghese

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy