Corriere della Sera - La Lettura
25 miliardi di galassie in 80 ore Per sondare l’universo «oscuro»
L’obiettivo era calibrare gli esperimenti che saranno effettuati a bordo del satellite europeo Euclid, che sarà costruito dall’italiana Thales Alenia Space e lanciato nel 2020 per capire la natura della materia e dell’energia oscure misurando l’accelerazione dell’espansione dell’universo. Il risultato è stata la simulazione al computer del più grande universo virtuale mai creato: un catalogo di 25 miliardi di galassie virtuali generato da duemila miliardi di macro particelle digitali. La simulazione è stata realizzata da ricercatori dell’Università di Zurigo utilizzando 80 ore di lavoro del supercomputer Piz Daint, il più potente in Europa, del Centro svizzero di calcolo scientifico (Cscs). Alle spalle ci sono tre anni di lavoro di un gruppo di astrofisici che hanno sviluppato e messo a punto un nuovo codice (chiamato Pkdgrav3), che descrive con accuratezza mai raggiunta le dinamiche della materia oscura e la formazione delle strutture a grande scala nell’universo. Gli scienziati, partendo da un fluido di materia oscura sottoposto alla propria gravità, hanno simulato la formazione di aloni di materia oscura, strutture nella quali si pensa che si formino le galassie come la Via Lattea. Si ritiene che l’universo sia composto per il 72% da energia oscura, per il 23% da materia oscura e solo per il 5% da materia «ordinaria» che riusciamo a osservare. «La natura dell’energia oscura è uno dei grandi misteri dell’universo. Speriamo con Euclid di ampliare le conoscenze», ha detto Romain Teyssier dell’ateneo di Zurigo, uno dei tre autori dello studio su «Computational Astrophysics and Cosmology», uscito il 18 maggio.