Corriere della Sera - La Lettura

La bibbia del teatro che racconta il nostro tempo

Arriva in Italia il testo di Hans-Thies Lehmann sulle nuove forme di spettacolo

- Di MAURIZIO PORRO

Il teatro postdramma­tico, libro uscito e studiato in tutto il mondo (partendo dal 1999, tre le edizioni tedesche) dell’emerito professor Hans-Thies Lehmann sta finalmente per comparire in Italia (la traduzione è di Sonia Antinori, uscita e presentazi­one il 12 a Roma a Short Theatre) con Cue Press, casa editrice digitale ideata dall’ex attore Mattia Visani nel 2014, specializz­ata nello spettacolo. La Cue offre l’edizione digital (cuepress.com) oltre alla cartacea con l’intento di proporre novità ma anche il recupero di testi illustri e dimenticat­i.

Questo volume di Lehmann — classe 1944, docente a Francofort­e e altrove — studia quello specifico teatrale che va oltre il testo, si fa materia autonoma (per questioni di regia o altro) ed è una ricognizio­ne delle nuove forme sceniche dagli anni Sessanta a oggi: un panorama dei mezzi estetici in divenire, con un’antologia di materiali tratti dalla pratica teatrale internazio- nale, vedi il lavoro di Heiner Müller e Bob Wilson (i cui destini si sono ora incrociati a Spoleto), Jan Fabre o il nostro Luca Ronconi che ha aperto le strade. Lehmann, presidente della società brechtiana (autore su cui ha molto scritto), specialist­a di teatro antico, fa il punto quindi sull’evoluzione del concetto di estetica del teatro e sui diversi suoi strumenti sempre di meno appartenen­ti all’era classica.

Cue, la parola inglese nel marchio Cue Press, significa battuta, attacco, suggerimen­to: la casa editrice fa ricorso anche alla piattaform­a chialab.it/interactiv­e-ebook per intensific­are il contatto col corpo teatrante del nostro Paese, dove il palcosceni­co vive un momento più vitale del cinema. Tra gli autori della casa: Attisani, Cruciani, Malcovati, Martinelli, Puppa, Spregelbur­d, Turroni, Zagarrio, Zorzi e Farassino, e altri per il cinema.

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